Newsletter di Luglio 2008
Arruolamento pazienti
L'arruolamento dei pazienti con Malattia MYH9-correlata prosegue con un ritmo superiore alle attese e
suggerisce come le mutazioni del gene MYH9 siano con ogni probabilità la causa più frequente
di piastrinopenia ereditaria nel nostro Paese, spesso associata a nefropatia di difficile inquadramento.
Il registro include oggi 158 malati (81 famiglie) con diagnosi accertata al test di screening sullo striscio
di sangue periferico; l'analisi genetica ha permesso di identificare la mutazione causativa in 148 casi (72 famiglie),
nei restanti 10 pazienti l'analisi genetica è in corso. Il 38% dei casi indice sono casi sporadici,
il restante 62% presenta una storia familiare. Il 33% dei casi indice è in età pediatrica,
mentre il 67% sono adulti. Trentasei pazienti sono stati segnalati da centri nefrologici e 122 da centri
ematologici o internistici. Ad oggi, 55 dei 137 centri aderenti al registro hanno arruolato casi.
Risultati scientifici già acquisiti
La disponibilità della casistica sopradescritta ha già consentito di migliorare le nostre conoscenze
in tema di Malattia MYH9-correlata e di consegnare alla letteratura due lavori scientifici che hanno visto coinvolti
tutti i Centri che hanno arruolato i pazienti utilizzati.
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- Il primo lavoro descrive i primi 108 casi arruolati ed identifica correlazioni genotipo/fenotipo
statisticamente significative nei pazienti con mutazioni nelle quattro posizioni della proteina di MYH9 più
frequentemente interessate. Sulla base di questi risultati è oggi possibile prevedere nella maggior parte dei casi
l'evoluzione clinica della malattia, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di insufficienza renale,
che rappresenta la conseguenza più temibile delle mutazioni di MYH9.
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- Il secondo lavoro, una comunicazione breve pubblicata nel Maggio u.s., descrive quattro
pazienti con interessamento renale della malattia che hanno tratto notevole vantaggio dalla
terapia con ACE-inibitori associati o meno a sartani. E' evidente come la disponibilità
di farmaci in grado di prevenire o rallentare la comparsa del danno funzionale renale potrebbe di
fatto modificare la storia naturale di questa malattia.
Studi in corso
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- Correlazioni genotipo/fenotipo. Il buon andamento dell'arruolamento dei pazienti lascia prevedere che tra breve sarà
possibile ottenere nuove informazioni sui rapporti fra genotipo ed evoluzione clinica della malattia.
In particolare, rimane da identificare il significato prognostico delle mutazioni meno frequenti e dei
diversi tipi di mutazione, oltre alle conseguenze cliniche delle differenti sostituzioni aminoacidiche
nella stessa posizione della molecola.
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- Fenotipo epatico. E' oramai chiaro che una consistente percentuale dei pazienti arruolati presenta
alterazione degli indici di funzionalità epatica non spiegabile da patologie concomitanti.
Siamo oramai vicini alla numerosità del campione richiesta per dimostrare che questa alterazione è
parte integrante del fenotipo della Malattia MYH9-correlata.
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- Test di screening. Anche se l'analisi immunomorfologica della distribuzione della miosina IIA nei neutrofili è
in uso da tempo per lo screening delle mutazioni di MYH9, la specificità e la sensibilità diagnostica
del test non sono ancora state determinate. Uno studio volto a definire formalmente queste caratteristiche della metodica è
oramai in fase avanzata ed i risultati sin qui acquisiti sembrano confermare il suo elevatissimo valore predittivo.
Possibili studi futuri
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- Efficacia terapeutica di analoghi della trombopoietina per la piastrinopenia da mutazioni di MYH9.
Sono in corso da tempo contatti con la ditta GSK per testare in un piccolo numero di malati con mutazioni
di MYH9 e trombocitopenia severa la capacità di Eltrombopag di aumentare il numero delle piastrine
circolanti. La fase preparatoria dello studio è come sempre laboriosa e non è prevedibile quando
l'arruolamento potrà iniziare. Non appena risolti i problemi burocratici, il protocollo verrà
inviato ai membri del Registro per l'eventuale arruolamento di pazienti.
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- Efficacia degli ACE-inibitori nella nefropatia da mutazioni di MYH9. I risultati ottenuti in un piccolo
gruppo di pazienti (vedi sopra) lasciano ipotizzare un ruolo degli ACE-inibitori, associati o meno ai sartani,
nella terapia dei pazienti con danno renale da mutazioni di MYH9. Vista la già citata possibilità
di individuare sulla base del genotipo i soggetti ad alto rischio di sviluppare insufficienza renale, si apre
la prospettiva di un trattamento precoce volto a prevenire il danno d'organo. Uno studio clinico su di una casistica
adeguata potrebbe chiarire il ruolo di questi farmaci nei pazienti con Malattia MYH9-correlata.
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- Identificazione dei fattori genetici che interagiscono con le mutazioni di MYH9 modulandone l'espressione clinica.
Specifiche mutazioni di MYH9 hanno una espressione clinica molto variabile, anche all'interno dello stesso nucleo
familiare, ma, i fattori genetici che interagiscono con MYH9 causando tale variabilità non sono ancora noti.
Confidiamo di identificarli mediante analisi di linkage in famiglie portatrici di queste mutazioni e con numerosi membri affetti.
Il registro ha già permesso di identificare un pedigree con queste caratteristiche; la raccolta dei dati clinici e
del materiale genetico è attualmente in corso. L'identificazione di ulteriori famiglie con ampia variabilità
fenotipica dei soggetti affetti aumenterebbe notevolmente le probabilità di successo dello studio.